Visualizzazione post con etichetta Mostre Musei. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Mostre Musei. Mostra tutti i post

Musei di Strada Nuova

Nella prestigiosa Via Garibaldi (antica Via Aurea - antica Strada Nuova) sono aperti al pubblico I Musei di Palazzo Rosso, Palazzo Bianco e Palazzo Doria Tursi, capolavori architettonici dai preziosi arredi, che ospitano opere d'arte di pittura e scultura, antiche stampe e disegni provenienti da artisti di tutto il mondo: Veronese, Van Dyck, Rubens, Strozzi, Zurbaràn, Grechetto, Carbone, Dürer, Guercino, Vouet, Cambiaso, Carracci, Magnasco, Reni, Memling, David, Fiasella, Provost, Steen, Lancret, Murillo, Piola, Preti oltre al violino "Guarneri del Gesù" del 1743 appartenuto a Paganini e una collezione di monete dell’antica Repubblica di Genova.
Molte opere sono visibili anche virtualmente su Google Art Project.


Genova Palazzo Rosso L'adorazione dei Magi-Olio su Tela di Bonifacio Veronese cm. 213x381

Sempre all'interno dei Palazzi si trovano un Archivio Fotografico, una Biblioteca di Storia dell'Arte e raccolte cartografiche e topografiche.
I Musei di Strada Nuova, antiche proprietà delle aristocratiche
 famiglie di Genova, fanno parte del patrimonio dell'umanità Unesco.

Per i visitatori è previsto un servizio di bar caffetteria e buffet, connessione wirless, acquisto di libri e cataloghi

Palazzo Rosso - Via Garibaldi 18 - 010 5574972
Palazzo Bianco - Via Garibaldi 11 - 010 5572193
Palazzo Tursi - Via Garibaldi 9 - 010 5572193

ORARI
martedì - mercoledì - giovedì 09,00/19,00
venerdì 09,00/23,00
sabato e domenica 10,00/19,00
lunedì chiuso
L'ingresso ai Musei è di 8 Euro, ridotto per gli ultra 65 anni, gratuito per le scuole, per i cittadini U.E. fino a 18 anni e, solo alla domenica gratuito per i residenti di Genova - comprende la visita a Palazzo Rosso, Palazzo Bianco e Palazzo Tursi.
Per l'ascensore e il Mirador 4 Euro.
Anche i visitatori diversamente abili possono accedere agevolmente ai Musei



Elaborazione di ricerche da fonti miste dal web

Castello d'Albertis Genova

In zona Carignano a Genova si trova il Castello d'Albertis


Eretto sulla collina di Montegalletto da dove domina la città, fu dimora dell'avventuroso Enrico Alberto D’Albertis, scrittore e capitano di mare, ufficiale prima nella Marina Militare e poi in quella Mercantile, fece cinque volte il giro del mondo e ripercorse le rotte di Colombo. 
Nel suo Castello raccolse oggetti provenienti dai suoi viaggi in paesi lontani, dando vita ad una collezione oggi conosciuta come
Museo delle Culture del Mondo
dove si possono apprezzare varietà di utensili, armi, statue, abiti, strumenti musicali, manufatti, ceramiche, giocattoli, imbarcazioni, pipe, suppellettili e tessuti provenienti da Australia, Nuova Zelanda, Polinesia, Abissinia, Eritrea, Sudan, Costa d'Avorio, Nuova Guinea, Malesia, Turchia, Spagna, Nord America, Cina, Giappone e altri paesi visitati dal D'Albertis. 

Il Castello con le sue logge, terrazze, torri merlettate, le cupole in mattone a vista e i bastioni delle roccaforti, è ricco di elementi decorativi in una miscela di stili architettonici.


Fu costruito a fine '800 sulle basi restanti di un antica torre, per volere del Capitano stesso che si avvalse dell'aiuto di Alfredo D’Andrade: architetto di origini portoghesi.  Castello d'Albertis  è circondato da antiche mura risalenti all'epoca medievale e da un parco con laghetti, ponte levatoio, grotte, passaggi sotterranei e composto, tra le altre,  anche da piante esotiche.
Le balconate della costruzione offrono una magnifica panoramica di Genova.
Nell'entrata del Castello la bicicletta appartenuta al Capitano; dallo scalone di marmo si accede al primo piano o "piano nobile" e alle sale.

Nella Sala Colombiana, così detta per una scultura in marmo dello scultore Giulio Monteverde raffigurante Cristoforo Colombo da giovane, è conservata la biblioteca dell'Albertis che consta di più di 1300 libri e diari di viaggio.

La Sala Turca, o Stanza Turca del fumo, è un salotto con arredi orientali: lampade, divani, souvenir e oggetti in stile moresco, il tutto sotto una tenda che ricorda lo stile beduino.

L'appartamento privato del Capitano, la stanza Cabina dove dormiva è una minuziosa ricostruzione della cabina di una nave con una finestra a forma di oblò.

Al centro della Sala delle Meridiane un camino di maiolica e un grande tavolo, strumenti e carte nautiche, modellini di navi e il baule con gli strumenti per progettare e costruire le meridiane: orologi solari dei quali il Capitano D'Albertis era un appassionato costruttore, tanto che fu detto "girovago pintor di meridiane"; ne realizzò 103 in tutto il mondo.


Sulle facciate del Castello e nei giardini si possono ammirare 10 meridiane davvero particolari realizzate dal D'Albertis, tra cui quella "delle danzatrici" con una figura danzante diversa per ogni ora, quella costruita per l'Istituto Idrografico della Marina e quella con lo stemma di Genova e l'immagine di Colombo realizzata per il IV centenario della scoperta delle Americhe.


Alle sale si accede da un salone caratterizzato da un lampadario in ferro battuto da cui pendono draghi alati e dove è stato attrezzato un proiettore video che mostra le foto dei viaggi del Capitano da lui stesso scattate.
Al secondo piano illuminato da un lucernario, trovano posto sulle pareti gli stemmi dei quartieri della Genova di un tempo.


Lo stemma araldico della famiglia è riportato sulle pareti di parecchie stanze: lo scudo con fondo azzurro ha due catene d'argento incrociate che lo dividono in quattro parti, su quella inferiore una stella dorata.


Come arrivare al Castello d'Albertis: Castello D'Albertis si raggiunge dalla vicina Stazione Genova Principe tramite autobus o con un ascensore panoramico che percorre un tratto di circa 300 metri in percorso piano per poi salire verso la collina di altri 70 metri e che può ospitare 20 passeggeri; arrivati si può godere della veduta del Porto di Genova, della Lanterna e della città nel suo insieme.
Per chi arriva dall'aeroporto il pratico Volabus porta nel centro di Genova, scendere in Piazza della Nunziata.

Il Capitano D'Albertis fu il fondatore, nel 1879, del primo "Regio" Yacht Club Italiano  (il cugino  Luigi Maria d’Albertis fu, nel 1880, il primo presidente della sezione ligure C.A.I. )

Castello Parco e Museo D'Albertis
Corso Dogali 18 Genova - Tel. 010.27.23.820 - 010.27.23.464 - E-Mail
La Biblioteca del Capitano D'Albertis è consultabile solo su appuntamento

Il costo del biglietto per tutta la struttura è di 6 Euro - Per i ragazzi dai 5 ai 12 anni e per chi ha più di 65 anni il prezzo del biglietto è di € 4,50 - Gratuito per i bambini sotto i 4 anni - Per i soci "Amici del Castello" il costo di entrata è di € 3,50 - Possibilità di biglietti cumulativi per visitare altri musei genovesi

Nel Parco è presente un punto di ristoro. Tutta la struttura è accessibile alle persone che utilizzano la carrozzina grazie ad un sistema interno di ascensori.

Elaborazione di ricerche da fonti miste dal web

Torre Grimaldina


le celle della Torre Grimaldina, oggi luoghi di eventi e mostre, furono le antiche carceri della Repubblica genovese; controverse le opinioni sulla sua costruzione, che la vogliono edificata a cavallo tra la fine del 1200 e l'inizio del 1300, o prima ancora del complesso di Palazzo Ducale del quale fa parte, per via di una campana nominata negli appunti del Giustiniani che dice essere già nella Torre prima del 1291; in alcuni documenti storici si sostiene che fu invece una delle torri a difesa della città di Genova.


La Torre fu comunque rialzata nel 1500 e successivamente restaurata nel 1935 ad opera di Orlando Grosso.


E' composta da 7 piani, sulla sua cima sventola la bandiera con la Croce di San Giorgio, si può salire fino al tetto da dove si può ammirare uno stupendo panorama di Genova; al suo interno le opere dei carcerati:  disegni murali raffiguranti velieri dame cavalieri, oltre a poesie o scritte sui muri, inneggianti alla libertà.

Orario
da martedì a domenica h 10/13 e  15/18
visitata guidata venerdì sabato e domenica dalle 16 alle 18
chiuso lunedì
Telefono: 010 5574064 - 010 5574065
Ingresso: intero: € 5 - ridotto: € 4

Elaborazione di ricerche da fonti miste dal web

Palazzo Ducale

Con 38.000 metri quadri di superficie Palazzo Ducale dal 1339 fu sede dei Dogi della Repubblica di Genova; l'imponente edificio, riaperto al pubblico nel 1992 dopo un intervento di risanamento, è ora sede di importanti convegni, mostre ed appuntamenti culturali ospitati al suo interno e nei suoi cortili.


Palazzo Ducale
ha due entrate:
una si affaccia in Piazza Matteotti, l'altra su Piazza de Ferrari, considerata l'entrata principale.


Nel 1291, vicino al Palazzo con torre dei Fieschi, fu iniziata la costruzione del Palazzo degli Abati e della Torre del Popolo.
Alla fine del 1500 fu affidata all'architetto Andrea Ceresola la costruzione dell'atrio coperto, dei portici, del cortile e dello scalone di marmo che collega l'atrio al piano superiore: il Piano Nobile dove si trovano la Cappella Dogale decorata dal Carlone, la Sala del Minor Consiglio con gli affreschi del Ratti e la Sala del Maggior Consiglio ornata di preziosi stucchi e capitelli con base di marmo giallo, la cui volta è decorata con un affresco di Giuseppe Isola rappresentante i commerci dei Liguri, mentre le decorazioni alle pareti sono dell'architetto Simone Cantoni al quale viene affidata anche la ricostruzione del centro dell'edificio dopo che l'incendio del 1777 ne distrusse buona parte.



All'interno di Palazzo Ducale si possono ammirare le statue di Andrea Doria e Giannettino Doria opere del Montorsoli, danneggiate nel 1797 con l'insurrezione popolare che portò alla Repubblica Ligure e restaurate nel 2010.


Nel corso dei secoli il Palazzo venne ampliato con costruzioni laterali fino a formare un cortile chiuso con al centro una piazza esterna, nel 1835 con la costruzione delle attuali Via Gramsci e Via San Lorenzo, fu demolito uno dei lati di chiusura, l'architetto Ignazio Gardella progettò le due facciate che chiudono le ali della struttura a forma di U dando vita, nel suo insieme, a quello che ora conosciamo come l'insieme di Palazzo Ducale.

Al suo interno è anche presente un museo del jazz unico nel suo genere: il "Louisiana jazz club Museum" dove sono raccolte collezioni di vinili, nastri, videocassette, libri e altre rarità storiche. Si può assistere a proiezioni sulla storia del jazz e conferenze. Aperto dal lunedì al sabato dalle 16 alle 19.
Fa parte del Palazzo Ducale la Torre Grimaldina, costruita tra la fine del 1200 e l'inizio del 1300, che fu carcere fino al secolo scorso.

Palazzo Ducale
Piazza Matteotti 9
Telefono: 010 5574000
palazzoducale@palazzoducale.genova.it

Orario:
aperto tutti i giorni
per le mostre a pagamento:
dal martedì alla domenica dalle 9.00 alle 19.00
lunedì chiuso
Biglietteria aperta dalle 9.00 alle 18.30
Negozi e punti di ristoro all'interno del Palazzo

Elaborazione di ricerche da fonti miste dal web

Palazzo del Principe

Il Palazzo del Principe o Palazzo Andrea Doria Pamphilj, è tra i più fastosi edifici monumentali di Genova.


Iniziò ad essere costruito nel 1529 per volere dell'ammiraglio Andrea Doria, importante figura storica del pieno rinascimento genovese. Successivamente venne ampliato dall'erede Giovanni Andrea I


Lungo 132 metri, il Palazzo è composto da un piano terreno, da uno nobile e da uno ammezzato sovrastante, ai quali si accede tramite scalone.
Tra le stanze si distingue il Salone della Caduta dei Giganti con grande camino in marmo bianco.

L'immenso giardino all'italiana con aiuole regolari è sistemato con piante aromatiche e sempreverdi, al suo centro si trova la fontana del Nettuno realizzata da Taddeo Carlone.


Il Palazzo del Principe oggi è un museo-dimora contenente opere dei più rinomati artisti genovesi dell'epoca; Pietro Buonaccorsi, detto Perino del Vaga, allievo di Raffaello, ne curò gli affreschi e gli stucchi, suoi gli arazzi con le immagini della Metamorfosi di Ovidio; i quadri sono per lo più ritratti di Andrea Doria tra cui spicca quello dipinto da Sebastiano del Piombo. Tra gli arredi d'epoca undici arazzi risalenti al '400 e '500 e un tappeto persiano del XVII secolo.


Palazzo del Principe Andrea Doria

Piazza del Principe 4
Per informazioni o prenotazioni:
Tel. 010.25.55.09


Apertura al pubblico:
dal primo sabato di marzo all'ultima domenica di settembre: mercoledì, giovedì, venerdì, sabato e domenica dalle 10 alle 17
ultimo ingresso alle ore 16,15
da ottobre a febbraio: aperto su prenotazione solo per gruppi (spesa minima 180 Euro)

Elaborazione di ricerche da fonti miste dal web e cartaceo

Museo di Storia Naturale

museo naturalistico fondato da Giacomo Doria nel 1867, il Museo di Storia Naturale di Genova vanta raccolte zoologiche, botaniche, mineralogiche e paleontologiche con esemplari provenienti da tutto il mondo.


I due piani, collegati anche da ascensore, ospitano 24 sale di vetrine espositive corredate di schede dettagliate, oltre ad una fornita biblioteca specializzata. Vi ha sede anche la Società Entomologica Italiana

Il Museo è aperto al pubblico il martedì, mercoledì, giovedì e venerdì dalle 9 alle 19 - il sabato e domenica l'orario è dalle 10 alle 19 - lunedì chiuso.
Possibilità di visite guidate.

Il Museo è facilmente accessibile alle persone diversamente abili tramite apposita entrata da Via Macaggi 92/c/r dove possono anche parcheggiare.

Museo Civico di Storia Naturale Giacomo Doria
Via Brigata Liguria 9 Genova
Per informazioni o prenotazioni : Tel. 010.56.45.67 - 010.58.21.71

Elaborazione di ricerche da fonti miste dal web